Scriva, la prego. Scriva, la detesto. Scriva e mi porti via dal mio ufficio di carta, dall’anoressia e dalle gallette di riso che odorano di lana. Scriva la prego e mi circoncidi l’aspetto, mi modelli in una lenta navigazione e se vuole, mi scopi pure, con delle parole carine e se le piace anche con […]
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Fantasia lubrificata.
Porto a spasso la pornografia nel mio dormiveglia mattutino, raccontandoti le storie migliori per sentirmi capace di inghiottire i tuoi starnuti e salvarli dal malumore. Porto a spasso cento sapori con una pasticca dal nome straniero in un bicchiere di plastica, con la mia lingua secca che ha già perso la propria cortesia nel becero […]
Il pogo dei fiori.
Stanotte ho sognato di dormire, e quando mi sono svegliato ho dormito, ma non ho sognato per niente. Sono trenta giorni che non bevo e mi sento di plastica, ma l’unica cosa che riciclo sono i regali di natale, allora per non bere fumo troppo e divento chimico per tre giorni, tanto basta per far […]
Pistole di plastica.
Stamattina ho sognato di aver dimenticato un sogno, così scordando come si fa a scordare i sogni ho sognato di non sognare. Stamattina non mi sono svegliato, o meglio mi son svegliato così presto che è un pò come non farlo mai, erano le sette più o meno ma per me era ancora notte fonda. Svegliandomi presto […]
Marco dorme di là.
Dello zucchero filato si scioglie su una camicia démodé che odora ancora di armadio e mostri all’amarena, quelli che si mangiano dopo le medicine per esorcizzare la luna piena e gli architetti del giovedì, che ti impediscono di amare attraverso il riflesso delle bollicine in ritardo. Però in ritardo ci sei sempre stato anche quando […]
23/32
Poi spiegami perchè mi sento felice ed un minuto prima non lo ero per niente, spiegami perché mangio troppo velocemente e scrivo in stampatello, spiegami perché adesso che ho comprato una bottiglia di vino, dei grissini e un lp di Lauren Hill sono diverso, è forse questa la felicità? Spiegami le cose che non ricordo […]
Gloria Gaynor e pomodori rossi.
Vorrei avere un pretesto solo per poterlo mangiare con tanta maionese e credere che alla fine di ogni muro ci sia sempre una sorta di ruota panoramica. Vorrei avere una scusa solo per poterla scambiare con la realtà, vorrei avere anche il reale, ma dentro una scarpa, solo per poterlo vivere con le imperfezioni di […]
I comunisti non pagano il biglietto del tram.
La mia ombra ha rifatto il letto che ho lasciato sfatto lunedì, mi ritrovo ancora una volta in convalescenza e scopro che il mio alito sa ancora di kebab senza cipolla con tanta salsa allo yogurt, mi alzo in preda al panico, rutto, e vado in cerca di un bel sogno tra le coperte per […]
Dio non sa più bestemmiare.
Piove, di nuovo, e le mie mani sono ancora stanche, mi rendo davvero conto che in quest’universo siamo del prurito piacevole sulla schiena, di quello che fa rumore, come una bocca che mangia fette biscottate nel pieno silenzio di una sala al primo piano, di quello che alleggerisce i secondi, di quello che porta a […]
Aspirine a colazione.
Scopate tutti come quelle vecchie moke napoletane, che svitandosi fanno rumore, solo perché voi non avete mai temuto il buio, ciò che vi ha sempre terrorizzato è la luce, le dedicate i migliori nascondigli in quegli orgasmi all’aroma di chicco di caffè, dopotutto, si sa la colazione ideale è un goccio di caffè amaro e […]