Ho creato l’atmosfera giusta per fingermi inverno. Ho spostato gli equilibri per scorrere meglio. Ho rotto uno specchio per difenderne il riflesso. In un appartamento a Milano ho creato l’atmosfera giusta per fingermi inverno ereditando le svastiche dai seni solo per creare forme nuove. “Raggiungimi all’ombra che è troppo tardi per vivere al sole anche […]
Categoria: Secondo piano.
Qualcosa di astratto.
Le nudità esposte.
Ora che mi sento in colpa forse non ho colpe, ma ogni volta che ne ho è un po’ come se non le avessi perché mi sento già colpevole di colpe che non ho. Circa tre anni fa mentre tutti tagliavano i capelli per provare a cambiar vita, io smettevo definitivamente di bere il latte, […]
*Ipofisi
Sono due mesi che cerco di risolvere i dilemmi dell’universo con del formaggio magro e una scatola di brownies alle ciliegie, sono sessanta giorni che provo a fermare il tempo e a reagire alla puntualità, che dimentico di togliere il piumone dal letto, la nuvola all’iphone, di scrivere un bigliettino d’auguri convincente, ma alla fine […]
Prosa semplice per piscine comunali.
Le cicche non scendono più, l’estate si sbaglia sempre. Si sbaglia con noi che ci addormentiamo alla guida, si sbaglia nei selfie scattati all’ombra, lontano dagli occhi indiscreti, si sbaglia nelle creme solari dei discount e nelle uscite per Marassi. L’estate si sbaglia nel pronosticare i traslochi, si sbaglia con i capelli di Moreno e con […]
Sessanta metri quadri.
Non scrivo da due mesi e nel frattempo vorrei licenziarmi, vorrei dimagrire rubando bignè e far incazzare qualcuno solo per gusto. Non sogno da tre settimane ma mangio ugualmente tutte le sere, mi allaccio le scarpe con il doppio nodo e rompo un bicchiere al giorno, contando però che la sua grandezza non è paragonabile […]
Prêt-à-porter
Su un divano letto ho sporcato il buio e rovesciandolo ho visto ugualmente la tua stanza, trovando l’accendino nello stesso posto in cui ti ho lasciato l’ultima volta. Su un divano letto la calza a rete non è servita a fermare la desolazione cosmica di un ventre prêt-à-porter, e dopo quattro strisce abbiamo scopato dentro […]
Circonvallazioneinterna.
Il bacio non è che un pretesto per smacchiare la derivazione del vino che giace in posa sulle tue labbra come l’ultima fermata di una circonvallazione interna. La mia circonvallazione si è dispersa in uno sbocco marocchino, nel rossetto delle cose che restano impresse sulla pelle, nel succhiotto delle tue turbe paranoiche, nelle tovaglie a […]
Come aria nel naso.
In quei bicchieri bevuti troppo in fretta e in quell’intellettualoide credenza di non deludere mai mi chiedo se ne vale veramente la pena, ma finisco sempre per pensare ai catarifrangenti, capaci di illuminare pur essendo privi di vita, così mi catarifrangento anch’io e mi sbronzo senza sensi di colpa per le pene degli altri, per […]
Rosso in assenza del nero.
Da quando ho smesso di pensare non penso più, e quando lo faccio penso che non dovrei, allora ho capito che l’unico modo per smetter definitivamente di pensare è pensare di non farlo mai. Così svincolato da un’idea ritrovo le tarde mattinate e le angosce che si portano dietro, ritrovo la cena in un pranzo […]
Il diario di Yan. “Il conteggio dei giorni dispari.” Bisessualità fotografica di una tokyo in bianco e nero (Pt.2)
Yan scrive: “Sono le 09:00 del mattino, fuori una nuvola ricopre di ossido il mio piano alto, deprime il collo basso, cuoce il caffè dentro una tazza comprata per strada. Mi alzo dal letto già stanco e succhio caffeina bollente facendo appositamente rumore per irritarmi e per ricordarmi che fondamentalmente oggi ho davvero voglia di […]